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Leggende giallo-blu

Stagione 1995-96: Ancora una volta sconfitta all'ultimo minuto

Dopo l'insuccesso dell'anno precedente, giunto per mano di una coriacea Sancataldese, il Giarre Calcio riprova l'assalto alla categoria superiore affidando al taorminese Maurizio Mazza, che la stagione precedente ha guidato con successo la Nissa, un 11 mix di esperienza e talento.

Ad arricchire la rosa vengono chiamati il baffuto portiere Moro, un passato da professionista anche nell'Akragas, il bomber Di Stefano, capocannoniere del precedente torneo con le sue 28 reti messe a segno nel Caltagirone, ed il centrocampista Scaletta. Sfuma l'acquisto della giovane punta liparese Cristian Riganò, autentica sorpresa del campionato 95-95, che preferisce accasarsi nelle serie superiori.

Il 4-4-2, modulo prediletto dal Mister Mazza, prevede Moro in porta, che certe domeniche da l'impressione dell'imbattibilità, una granitica difesa composta dall'esperto capitano Armando Biviano, Platania, Carta e Grasso. A centrocampo si alternano Privitera, Galvagna, Russo, Scaletta, Perrone e Viscuso. Di Gregorio è il fantasista con licenza del gol, ed in avanti è schierato il bomber Di Stefano, convincente solo a tratti, con i sostituti Torre, Torrisi ed il giovane Mavilia che esordisce col botto.

La squadra, inutile a dirlo, è costruita per la vittoria. L'esordio è, tuttavia, amaro: sconfitta a Caltanisetta con la Pro Nissa. Ma la squadra dimostra subito di che pasta è fatta conquistando 4 vittorie consecutive alle quali si aggiungono 2 pareggi (uno con il Viagrande, rivelazione del campionato) e altre 2 vittorie. Alla decima giornata, il Giarre esce sconfitto dal big Match con il Vittoria, e i biancorossi ragusani tentano la prima vera fuga del torneo.

 

Pgc Sig. R.P.

Dopo altri 8 risultati utili consecutivi, un pareggio e sette vittorie tra cui quella roboante con la Peloro nell'ultimo turno di andata che sembra tagliare fuori dai giochi i messinesi distaccati di 11 lunghezze, arriva la sconfitta di Comiso. Il 2-0 subito impone una riflessione. I giallo-blu, riorganizzate le idee non sbagliano più un colpo ed indovinano una striscia di 8 risultati utili consecutivi. Alla ventisettesima si gioca il ritorno con il lanciato Vittoria di Cassia. Nonostante tutti gli sforzi, gli avanti giarresi non riescono a violare la porta di Saitta. Il momento di appannamento è confermato la domenica successiva quando il Giarre cade a Messina. Ma cinque successi consecutivi, tra i quali lo straripante 8-0 inflitto alla Catenanuovese, riconsegnano la vetta della classifica alla formazione di Mazza.

La classifica dopo la trentatreesima recita: Giarre primo con 75 punti, seguono il Vittoria, che ha sbancato Taormina, e la rediviva Peloro, che ha incredibilmente colmato il divario apparentemente abissale, con 74, quarto è il Viagrande, staccato di 14 punti dalla battistrada.

Gli accoppiamenti dell'ultima giornata sembrano scritti da un maestro dei romanzi thriller. Il Giarre va nella tana della Peloro ed il Vittoria è ospitato dal Messina che, con i suoi 48 punti ed una posizione di centroclassifica, non ha più nulla da chiedere al campionato. Le due partite si giocheranno nella stessa città (campi Celeste e Furci) più o meno alla stessa ora. Al Giarre basta una pareggio a patto che il Vittoria non passi col Messina. Più di 2000 persone, questa volta sistemate nella più consona gradinata B, seguono i giallo-blu in riva allo stretto. La partita è trasmessa in diretta televisiva da una emittente messinese che irradia le sue frequenze anche alle pendici dell'Etna.

 

Pgc Sig. R.P.

 

Il difensore Platania, che nelle partite decisive, com'era accaduto con la Sancataldese l'anno precedente, si veste da bomber e porta in vantaggio il Giarre. Ma la Peloro, che ha un solo risultato a disposizione riacciuffa il pareggio. Sull'1-1 la classifica premia Giarre e Vittoria con 76 punti contro i 75 della Peloro. Nel finale di partita, però, i bianco-neri dalla maglia a scacchi (si dice che i fondatori amassero questo gioco) ci credono di più e centrano la vittoria allo scadere. La classifica si inverte: il Giarre scende a 75, la Peloro sale a 76 ed affianca il Vittoria che poi batterà per 2-1 nello spareggio per la promozione.

Il CND sfuma per il secondo anno consecutivo per una rete subita a tempo scaduto. La squadra, classificatasi terza nella più bella stagione dei 10 anni di Eccellenza, verrà smantellata in estate. L'anno seguente i nuovi arrivati non sapranno ripetere le imprese della formazione di Mazza ed il loro terzo posto, a 12 punti dal Vittoria, non varrà quello del '96.

Rimarranno, però, le 23 vittorie su 34 incontri (68% con i 6 pareggi e le 5 sconfitte, tutte fuori casa) e lo strabiliante ruolino di marcia in casa. Al Comunale i giallo-blu conquistano 14 successi 3 pareggi non subendo nessuna debacle, con 44 reti fatte (2.6 a partita) e solo 2 subite (0.11 a partita, una ogni 765 minuti!). Le uniche formazioni capaci di violare la porta di Moro sono il Messina (11a) e la Pro Nissa (18a), ma in entrambi i casi il Giarre centra una sonante vittoria per 3-1. Fuori casa, però, si palesano la debolezze della formazione: gli attaccanti hanno le polveri bagnate con solo 13 reti segnate (0.76 a partita), mentre quelle subite sono solo 10 (0.29) confermando la compattezza del pacchetto arretrato. In trasferta vengono centrate 8 vittorie, clamorosamente tutte per 1-0, 4 pareggi e 5 sconfitte. La difesa, 12 reti subite in totale è la migliore (6 partite senza subire reti dalla 12a alla 17a, più di 540 minuti di imbattibilità), l'attacco (57 reti, 1.6 a partita) è solo terzo, dietro quelli del Vittoria e della Peloro).

Per una stagione come questa bisognerà attendere altri 8 lunghissimi anni.

 

 

 

 

 
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