“Un giovane centravanti di buoni mezzi, solido, con
buon controllo di palla. Gli manca un po’ d’esperienza e forse un pizzico di
velocità, non la decisione nel puntare in goal”.
L. Prestinenza,
La Sicilia
“Ho conosciuto Zian durante il periodo dei
campionati giovanili all’Udinese. Un centravanti coi fiocchi, tiro potente,
agile ed astuto in area”.
Edy Treppo
“Noi imbracciamo il fucile domenica dopo domenica.
Miriamo bene nel tentativo di catturare la nostra preda. Però non perdiamo
d’occhio lo spettacolo, il possesso di palla”.
Alvaro Zian
Forse il destino di alcuni
calciatori è segnato in partenza.
Come in tutte le attività
umane, anche nel calcio, la distribuzione dei talenti avviene in modo ineguale.
Alcuni calciatori sfruttano le doti che la sorte ha riservato
loro e si servono al meglio di tutte le occasioni che si presentano.
Altri, dotati di grande
talento non hanno la “testa” per far fruttare le loro capacità, e, non a caso, l’espressione “genio e sregolatezza” è stata trasposta
con grande facilità dal mondo dell’arte a quello del calcio.
Altri ancora, invece, pur
essendo dotati di grande talento non hanno la fortuna per poterlo impiegare,
e la loro carriera, all’inizio ricca di promesse e di lusinghe, si trasforma
in un incredibile calvario.
Un esempio di quest’ultimo
caso lo abbiamo vissuto proprio a Giarre.
Il 21 luglio 1992 viene
diramata la lista dei convocati che prenderanno parte al ritiro di Norcia in
preparazione alla stagione 1992-93 che si preannuncia ricca di
soddisfazioni.
La squadra è ancora
incompleta: il direttore sportivo Ciro Femiano è al lavoro. Tenta di
arricchire la rosa che per 9/11 è quella che ha brillantemente conquistato
il quarto posto sotto la guida di Angelo Orazi. La nuova formazione è
affidata ad un giovane tecnico emergente. È Giampiero Ventura, ligure, che
reduce dall’esperienza conclusa a Pistoia ha accettato volentieri una nuova
esperienza in Sicilia, dopo quella vissuta da calciatore, negli anni ’70,
con la maglia dell’Enna.
Tuttavia, Ventura si trova a
dover affrontare il campionato senza due importanti pedine: il difensore
Francesco Colonnese che è stato ceduto alla Cremonese per 2 miliardi e 200
milioni, e il centravanti Sasà Buoncammino che Orazi ha voluto con se a
Palermo per tentare la scalata alla Serie B. Quest’altra cessione ha
fruttato 900 milioni.
I soldi non mancano a
Femiano per sostituire adeguatamente i partenti. Le sue scelte seguono le
direttive strategiche che gli sono state affidate dai vertici della società
di Via Callipoli: la valorizzazione di giovani interessanti viene posta in
cima a tutte le priorità. Femiano estrae dal suo cilindro i nomi di due
giovani calciatori dal sicuro avvenire. Simone Airoldi, proveniente dalla
Reggiana, stopper grintoso e sicuro viene chiamato a colmare il vuoto
lasciato da Colonnese. Per l’attacco circolano tanti nomi, ma alla fine
viene scelto dal Casarano Alvaro Zian, punta veloce, ma che non ha mai
convinto pienamente sotto porta.
I critici dicono di lui un
gran bene, anche Edy Treppo che lo conosce fin dalle giovanili fa i suoi
elogi appena viene diffusa la notizia del suo ingaggio.
La stagione appena conclusa
in Puglia non è stata delle più felici: una serie di infortuni hanno
condizionato il rendimento della giovane punta che, in cerca di riscatto, ha
deciso di giocare la stagione in una delle migliori squadre del Sud Italia
per la valorizzazione dei talenti. Obbiettivo è il ritorno
alla categoria superiore, dove Zian ha iniziato la carriera.
Tra i suoi estimatori c’è,
in primis, il presidente Musumeci che dichiara ”Certo non sarà facile
sostituire Buoncammino, l’esperienza, soprattutto, non si improvvisa. Ma noi
crediamo in Zian”.
L’avvio del ritiro è
scoppiettante per Zian. Inizia la preparazione con la media di un goal a
partita nelle amichevoli precampionato. Il 25 luglio fa il suo esordio con
la maglia giallo-blu. L’avversario è il Norcia, squadra di dilettanti umbri.
Il risultato è un rotondo 5-0 per il Giarre e Zian si presenta con una
doppietta. Anche nel poker rifilato alla Spes di Montesacro Zian mette la
propria firma segnando una marcatura.
Tuttavia, si evince subito
che il giocatore non potrà fare reparto da solo per tutta la stagione: al
suo fianco giocano Pasquale Sanseverino che ormai è cresciuto dopo parecchie
stagioni tra i giallo-blu ed è finalmente pronto a dimostrare tutto il suo
valore nel caso in cui ce ne fosse bisogno, ed Alessandro Lupo, giovane
promessa proveniente dall’Empoli, ma che ha anche fatto panchina alla
Sampdoria.
Ma Sanseverino non è una
prima punta, gioca per lo più sulla fascia come appoggio agli attaccanti, e
a Lupo manca l’esperienza, fondamentale nella terza serie. Anche Zian, in
effetti, non assomiglia molto a Buoncammino, la cui potenza fisica ed
esperienza avevano contribuito più volte a trascinare la squadra.
Appare chiaro, quindi, che
il reparto non potrà reggere da solo l’intero campionato. Si cercano delle
alternative.
“Per gli attaccanti si fa il
nome di Solimeno, ex Triestina, che andrebbe a rinforzare un reparto orfano
di Buoncammino” (La Sicilia).
Purtroppo, però, il tanto
atteso rinforzo arriverà solo a novembre, ma non riuscirà ad inserirsi nei
meccanismi, ormai collaudati, della squadra.
Intanto il ritiro continua
nel migliore dei modi. La squadra prova schemi semplici, ma funzionali. La
critica sembra essere soddisfatta di questo nuovo allenatore, delle sue idee
e del suo rapporto con la stampa ed i tifosi.
La rosa viene allargata con
l’arrivo di un nuovo difensore: Mauro Mayer che contribuirà ad arricchire il
reparto arretrato, orgoglio della compagine giallo-blu.
Quando il ritiro umbro sta
per finire arrivano tre notizie che scuotono l’ambiente. Nel sorteggio di
Coppa Italia il Giarre è stato accoppiato al Genoa di Skuhravy, Tacconi,
Collovati. L’esordio in campionato sarà contro il super Perugia di Gaucci, a
cui seguirà l’Avellino. Genoa, Perugia ed Avellino: un trittico di partite
come questo a Giarre non si era mai visto.
È prassi, però, che le
notizie che fanno sussultare non viaggino mai da sole. Infatti, giunge
immancabile una tegola che si abbatte sulla testa dei dirigenti e dei
tifosi. Lo stadio Comunale non sarà agibile a causa dei lavori di
sbancamento della vecchia tribuna Olimpia. Addio, quindi, all’idea di uno
stadio gremito in occasione di partite così importanti.
La società chiede e ottiene
l’inversione di campo per la partita con il Genoa, che si sarebbe dovuta
giocare in Sicilia su turno unico. Le probabilità di passare alla fase
successiva decrescono notevolmente, ma la squadra ed il suo allenatore non
si scoraggiano più di tanto: Il Genoa sarà affrontato a Marassi con la
grinta dovuta.
Il 23 agosto è una giornata
afosa e molti sono ancora in vacanza. Il Giarre scende in campo a Marassi
sostenuto da pochi fortunati che hanno avuto la possibilità di accompagnare
la squadra fino in Liguria. Il resto della città rimarrà incollata alle
radioline in attesa di notizie positive.
Il Giarre schiera in attacco
la coppia Zian e Sanseverino. Fa un certo effetto vedere lo scontro non solo
tattico ma anche fisico tra il vecchio campione del mondo Fulvio Collovati e
la giovane promessa Alvaro Zian. Il giarrese dimostra subito di saperci
fare. Ma, quando il primo tempo sembra ormai doversi chiudere sullo 0-0,
succede qualcosa che condizionerà il resto della partita. Al 40’ minuto una
doppia ammonizione, comminata ai danni di Pasquale Sanseverino per due falli
veniali, lascia la squadra in dieci uomini. Zian dovrà fare reparto da solo.
Si cerca ancora di
riorganizzare le idee quando il Genoa passa su calcio di rigore. È Skuhravy
che al ’43 trasforma il penalty. Il tempo si chiude sull’1-0 per i padroni
di casa. Come se non bastasse all’inferiorità tecnica ed alla trasferta si
aggiungono lo svantaggio e l’inferiorità numerica. L’incontro è virtualmente
chiuso in favore del Genoa, la rete al ’62 di Padovano è solo la conferma
della sconfitta che sta per arrivare. Ma i giallo-blu non mollano. E Zian è
uno degli ultimi ad arrendersi: nel finale sfiora addirittura la rete della
bandiera.
Smaltita la delusione dovuta
all’eliminazione dalla Coppa si pensa al campionato. L’esordio è, come
detto, di fuoco. Ventura per sdrammatizzare una situazione, che in città
sembra essere un po’ pesante, dichiara che “potremo fare 4 punti, ma anche
zero. Vedremo”. Dopo le prime due giornate i tifosi scopriranno di avere un
mister dotato, oltre che di uno spiccato senso dell’umorismo, anche di
capacità profetiche.
Il Perugia, squadra del
presidentissimo Luciano Gaucci è stato costruito con un solo obiettivo:
dominare il campionato. Per questo l’imprenditore romano ha acquistato
esclusivamente giocatori di serie superiore. Braglia, Camplone, Castellini,
Gelsi, Beghetto, Galletti, Pagano, Bergamo, Cornacchini, Savi, Traini, sono
tutti giocatori con una discreta esperienza maturata sui campi della Serie A
e B.
Per fortuna, giunge
all’ultimo minuto una notizia inattesa: lo stadio sarà agibile per la prima
giornata di campionato. Il Perugia potrà essere sfidato tra le mura amiche.
I giornali della domenica
dedicano grande spazio all’avvenimento. Infatti, c’è grande curiosità per
gli umbri che, come sostengono in molti, ammazzeranno il campionato fin
dalle prime giornate. Emblematico è a tal proposito il titolo che il
Giornale di Sicilia dedica all’avvenimento: “In piedi, entra sua maestà il
Perugia”. Per “il piccolo Giarre” sembra che non ci sia nessuna speranza.
Gli articoli dei giornali sono pieni di parole quali “speranza”, “orgoglio”,
“umiltà”. Saranno proprio queste le armi in più che il Giarre schiererà in
campo.
La giornata sembra essere
una di quelle speciali che non si dimenticheranno mai. Il Giarre schiera la
coppia d’attacco titolare: Zian al centro e Sanseverino sulla fascia. I due
saranno supportati da un robusto centrocampo, nel quale spiccano tra tutti i
nomi di Dalla Costa e Tarantino, e da una granitica difesa che rimarrà
memorabile nei ricordi di tutti i tifosi: Mayer, Mancuso, Tomasoni e Airoldi.
In porta il lanciatissimo Scalabrelli.
La partita inizia e le
emozioni non mancano. La rete che apre l’incontro è proprio di Zian che
insacca il goal del vantaggio nella porta difesa da Braglia. La porta si
trova proprio sotto la nuova tribuna Etna e lo stadio esplode di una gioia
incontenibile.
Inevitabile giunge, però, il
pareggio dei grifoni che sono tecnicamente più dotati. La rete porta la
firma di quel Cornacchini che attratto dai soldi promessi da Gaucci ha
lasciato la panchina del Milan per giocare in serie C.
Tuttavia, gli aggettivi
usati dai giornali per descrivere i giallo-blu sono veritieri: grazie
all’umiltà, alla speranza ed all’orgoglio giunge una vittoria insperata alla
vigilia. La rete del successo è siglata da Carmelo Mancuso, terzino dalle
propensioni offensive.
Come detto, le parole di
Ventura furono parole profetiche, e, i punti raccolti dopo le prime due
giornate furono davvero quattro. La squadra inizia una fuga in compagnia
dell’Acireale, e, per cinque giornate mantiene la testa della classifica,
lasciandosi alle spalle squadroni come lo stesso Perugia, l’Avellino, il
Palermo, la Salernitana, il Catania, il Messina, la Casertana e la Reggina
che alla vigilia avevano ben altri obiettivi.
Classifica alla
quinta giornata |
1 |
Giarre |
8 |
|
Acireale |
8 |
3 |
Perugia |
7 |
4 |
Casertana |
6 |
5 |
Barletta |
5 |
|
Catania |
5 |
. |
Ischia |
5 |
|
Potenza |
5 |
. |
Palermo |
5 |
|
Salernitana |
5 |
. |
Siracusa |
5 |
12 |
Avellino |
4 |
. |
Chieti |
4 |
|
Lodigiani |
4 |
. |
Messina |
4 |
|
Reggina |
4 |
. |
Nola |
4 |
18 |
Casarano |
2 |
Purtroppo, proprio alla
quinta giornata iniziano i problemi di Zian. Un serio infortunio lo tiene
lontano dal campo per 15 giorni. Salterà le partite con Barletta e Palermo.
Proprio in questa occasione emergono tutti i limiti del Giarre: senza di lui
non si riesce a segnare. Giungono così un pareggio ed una sconfitta tra
mille polemiche con il Palermo. La squadra scivola in classifica ed il
Perugia riprende la vetta.
L’attaccante fortunatamente
si riprende proprio al momento giusto: il derby dei derby con l’Acireale.
Fino a quel momento le due squadre etnee sono state quelle che più hanno
impressionato per il bel gioco, per la fantasia, ma anche per la concretezza
nei risultati. La partita giocata sul campo riflette le aspettative e lo
spettacolo è assicurato. Il bel gioco e le reti non mancano. E proprio Zian
segna un altro memorabile goal. La partita si chiude sul 3-3, ma il Giarre
che ha condotto 3-1 gran parte della partita ha anche fallito il rigore del
possibile 4-2 ed è stato raggiunto solo nel finale.
Fino a questo momento Zian
ha disputato cinque partite realizzando tre reti: una media goal
impressionante, le prodezze di Buoncammino appartengono ormai al passato e
la maglia che fu sua adesso è in buone mani. È proprio in quel periodo che
inizia a levarsi dalle tribune un coro di incoraggiamento che simboleggia il
legame ormai instaurato tra il centravanti ed il suo pubblico. Ma “E dai
Alvaro facci un goal” risuonerà ancora per poco.
Il mese di novembre è
davvero indimenticabile per la squadra ed i tifosi: il Giarre inanella una
serie impressionante di risultati positivi. La testa della classifica ed i
titoli dei giornali sono solo per lei. Sono soprattutto le tre vittorie
consecutive ai danni del Nola, del Catania e del Chieti (queste ultime
addirittura in trasferta) che proietteranno ai vertici del girone B della
serie C1.
Un fatto spicca tra tutti:
il migliore attacco è del Giarre. Ed i 17 punti che consentono alla squadra
di essere in testa sono proprio frutto della indiscutibile vena realizzativa
dei giallo-blu.
Classifica alla dodicesima giornata |
1 |
Giarre |
17 |
|
Perugia |
17 |
3 |
Acireale |
16 |
|
Salernitana |
16 |
5 |
Palermo |
15 |
6 |
Avellino |
14 |
- |
Casertana |
14 |
8 |
Catania |
13 |
9 |
Potenza |
12 |
|
Reggina |
12 |
11 |
Lodigiani |
11 |
12 |
Ischia |
10 |
- |
Messina |
10 |
14 |
Barletta |
9 |
15 |
Siracusa |
8 |
|
Chieti |
8 |
- |
Casarano |
8 |
18 |
Nola |
7 |
Il Giarre perde la testa
della classifica, ma non solo, dopo l’incredibile partita di Messina. Il
trattamento riservato a giocatori, dirigenti e tifosi non è certo dei
migliori. I supporter giunti fino alla città dello stretto sono sistemati in
una tribunetta dalla quale si scorge a mala pena solo una metà del campo, i
giocatori si ritrovano a dover disputare l’incontro in un clima
intimidatorio e l’arbitro fa il resto. La partita finisce 1-0 per il
Messina. Zian ne fa le spese venendo espulso per le vibranti proteste nei
confronti del direttore di gara.
Al danno si aggiunge anche
la beffa: l’attaccante viene squalificato per due giornate. Salterà la
doppia sfida interna con Salernitana e Potenza.
Il girone di andata si
chiude con lo scontro interno con la Casertana. Zian ritorna ad essere
protagonista e firma la sua quarta rete in 13 partite disputate. Il Giarre
non è ancora stato tagliato fuori dalla lotta per la promozione nella serie
cadetta, se il girone di ritorno verrà disputato come quello di andata le
chance di arrivare nei primi due posti saranno parecchie.
Tuttavia questa sarà
l’ultima rete di Alvaro Zian: nel girone di ritorno disputerà solamente nove
incontri e non riuscirà a realizzare una sola rete.
La pausa invernale dura
circa un mese e le varie formazioni, per non perdere la condizione atletica,
decidono di effettua dei lunghi ritiri. Il Giarre decide di allenarsi in
Calabria, a Siderno.
Ed è proprio qui che il
destino bussa alla porta di Zian ancora una volta sotto la forma di
infortunio. Il giocatore ha dimostrato di avere un discreto talento con la
palla, ma il suo fisico non è d’acciaio.
Il recupero avviene in
fretta e si decide di impiegare l’attaccante per la finale del memorial
Garozzo che si disputa a Lentini. La finale è con l’Acireale e il goal
vittoria è segnato proprio da Zian. Il giocatore sembra essersi ristabilito,
almeno in parte, dai vari fastidi.
Il girone inizia con le
delicatissime partite contro Perugia ed Avellino. Se all’andata, quando si
giocava in casa, la partita contro il Perugia sembrava improponibile,
figurarsi al ritorno. Ma anche questa volta la grinta e l’orgoglio dei
giallo-blu consentono di rimediare alle lacune tecniche nei confronti dei
più quotati avversari e ad un arbitraggio parziale. Si strappa così un
inaspettato pareggio allo stadio Curi. Contro l’Avellino giunge un altro
successo, ma alla terza giornata, o meglio alla vigilia, succede proprio di
tutto. La sfortuna si accanisce ancora una volta contro il Giarre: quando si
tratta di giocare a Casarano nessun amuleto potrà mai portare fortuna ai
giarresi. Ventura accusa un malore nella notte, Zian non può essere
schierato e la sconfitta giunge immancabile.
È da queste prime partite
che si inizia ad intravedere che la scarsa forma fisica (e non solo) del
centravanti non gli permetterà di contribuire alla causa giallo-blu: il suo
rendimento incomincerà la fase calante che lo condurrà fino all’abbandono
della squadra nella parte finale della stagione, quando i suoi goal
sarebbero stati indispensabili.
L’ingaggio del mercato di
riparazione, Onelio Tavolieri, non si dimostra all’altezza e il mancato
inserimento in schemi già collaudati e il ritardo di preparazione fanno il
resto.
Inizia così una serie di
partite incolore che allontanano il Giarre dalla vetta della classifica.
Come se non bastasse giunge un nuovo infortunio per Zian che nell’incontro
contro la Lodigiani è costretto ad abbandonare il campo.
Nella fase finale del torneo
sono i centrocampisti che prendono in mano la squadra che inizia a risalire
la graduatoria. Dalla Costa, Monaco, Dal Moro suppliscono alla scarsa vena
realizzativa degli attaccanti rimasti a disposizione e trascinano la
formazione giallo-blu nei piani alti della classifica.
Mancano solo sei giornate
alla fine del torneo ed il Giarre è ancora lì. Solo due punti lo separano
dalla seconda in classifica e quattro dalla prima. Basterà tenere il passo
delle prime per giocarsi tutto nelle ultime giornate.
Già la trasferta di Reggio
Calabria sarà fondamentale per vedere se questo Giarre potrà dire la sua nel
finale di campionato. La città sente la sfida e molti sono i tifosi varcano
lo stretto per seguire la squadra.
Ma quello che era stato il
miglior attacco nella prima parte del torneo ha ormai le polveri bagnate e
il pallone non ne vuole più sentire di entrare in rete. In cinque partite si
riesce a segnare un solo goal. Zian è indisponibile e Lupo e Sanseverino non
riescono a reggere da soli il reparto offensivo.
Ventura sentendo sfuggire di
mano il salto di categoria proprio alla fine arriverà a schierare
contemporaneamente tutte le punte a disposizione nelle partite interne con
Messina e Ischia, ma il risultato non si sbloccherà in nessuno dei casi e
gli incontri termineranno mestamente sullo 0-0.
Saranno altre le squadre che
si giocheranno la Serie B. La stagione finisce con la scoppiettante
trasferta di Caserta, nella quale emergono le insospettabili doti
realizzative di un centrocampista tuttofare che nella sua vita verrà
schierato in tutti i ruoli, eccetto quello del portiere. Fabio Mosca
sigla un poker ed il Giarre sbancherà Caserta: se lo avessero saputo
prima, forse avrebbero scommesso su di lui come centravanti.
La stagione è finita, il
Giarre si è qualificato ancora una volta per la Coppa Italia maggiore. Da
molti critici viene definito come la rivelazione del campionato, ed è ovvio,
perciò, che i suoi pezzi pregiati vengano ceduti per fare cassa.
In molti hanno messo gli
occhi su Alvaro Zian. Il suo rendimento straordinario nella prima metà del
torneo ha stupito tutti.
La Salernitana che ha
intenzione di allestire una formazione altamente competitiva per tentare il
salto di categoria lo sceglie come punta da affiancare a Pisano. Ma, ancora
una volta, la sua stagione sarà sfortunata come le precedenti.
Il Giarre si è giocato la
Serie B per i suoi infortuni, le sue assenze nel finale di campionato e la
mancanza di sostituti. Non accadrà lo stesso a Salerno: la squadra granata
conquisterà la serie cadetta, ma lui verrà ceduto allo Spezia. In Liguria
ritroverà la fiducia, ma ancora una volta non riuscirà a completare la
stagione pur segnando 7 reti. A Matera l’ultimo campionato felice: 10 reti
in 28 incontri. Poi una lunga serie di problemi e di infortuni. Nel 97
disputerà solo 4 partite, nel 98 cambierà per tre volte casacca, poi
precipiterà nel campionati dilettantistici fino alla mesta chiusura di
carriera.
Alvaro Zian |
2002 - 03 |
Conegliano |
CND |
. |
. |
2001 - 02 |
Conegliano |
ECC |
. |
. |
2000 – 01 (settembre) |
Conegliano |
ECC |
. |
. |
1999 – 00 (dicembre) |
Altamura |
CND |
. |
. |
1999 - 00 |
Fasano |
C2 |
. |
. |
1998 – 99 (settembre) |
Fasano |
CND |
. |
. |
1997 – 98 (dicembre) |
Mestre |
C2 |
12 |
1 |
1997 – 98 (ottobre) |
Cavese |
C2 |
4 |
0 |
1997 - 98 |
Nocerina |
C1 |
3 |
0 |
1996 - 97 |
Nocerina |
C1 |
4 |
0 |
1995 - 96 |
Matera |
C2 |
28 |
10 |
1994 - 95 |
Spezia |
C1 |
25 |
7 |
1993 - 94 |
Salernitana |
C1 |
19 |
2 |
1992 - 93 |
Giarre |
C1 |
22 |
4 |